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Amedeo Grieco, morta mamma Rosa: aveva 57 anni, toccante messaggio del comico del duo Pio e Amedeo

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-06-16

Gravissimo lutto per Amedeo Grieco, il comico del duo Pio e Amedeo. Lo scorso 13 giugno 2020 è venuta a mancare l’amata mamma Rosa, anche se la notizia è trapelata solo oggi. Proprio tre giorni fa era stata la pagina Foggia Underground a comunicare la sua vicinanza al comico pugliese con un messaggio di cordoglio …

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Gravissimo lutto per Amedeo Grieco, il comico del duo Pio e Amedeo. Lo scorso 13 giugno 2020 è venuta a mancare l’amata mamma Rosa, anche se la notizia è trapelata solo oggi. Proprio tre giorni fa era stata la pagina Foggia Underground a comunicare la sua vicinanza al comico pugliese con un messaggio di cordoglio al quale Amedeo aveva replicato con sentita gratitudine.

Amedeo Grieco, morta mamma Rosa: lutto per il comico di Pio e Amedeo

Nessuno o quasi era a conoscenza del lutto che nei giorni scorsi aveva colpito Amedeo Grieco fino a quando Radio 105 ha pubblicato oggi la notizia sul proprio sito web.

Mentre in questi giorni va in onda in replica il programma Emigratis nel quale Pio e Amedeo si prendono ironicamente gioco dell’italiano medio all’estero, Grieco viveva uno dei peggiori momenti della sua vita: la perdita di mamma Rosa. La donna aveva appena 57 anni.

Non si conoscono molte informazioni in merito alle cause del decesso della signora Rosa, andata via certamente troppo presto. Sei mesi fa però, era stato lo stesso Amedeo a postare una foto insieme alla donna, lasciando intendere di stare per affrontare una dura battaglia.

Nelle passate ore, il comico ha postato un messaggio Facebook in cui rende noto tutto il suo dolore per la perdita dell’amata madre:

Qualche giorno fa mi hai detto: STAREI MALE, ANCHE PER SEMPRE IN UN LETTO, NON CHIEDO TANTO, MI BASTEREBBE STARMENE QUI A VEDERVI CRESCERE, A GUARDARE QUELLO CHE FATE. A te sarebbe bastato fare la spettatrice e goderti lo spettacolo della famiglia che hai costruito… eri così, vivevi per godere dei nostri traguardi, nella quarta fila della platea, ben nascosta al buio, temendo sempre di dare fastidio…eppure eri proprio tu la luce della mia ribalta, il senso stesso dei traguardi, e il mio successo più grande era e sarà sempre quello: la fierezza del tuo sguardo…adesso cosa corro a fare io? A chi chiamo quando arrivo? E a chi lo racconto che Federico ha perso un altro dentino? A chi la mando la foto di Alice con la gonnellina? Come glielo spiego io ora ai tuoi nipotini?! Me lo dice qualcuno!? Dove le trovo le istruzioni per andare avanti? Oh Mà, qui manchi da poche ore e il dolore ci sta già scavando un fosso nell’anima, e da domani che si riempirà di un mare di quotidianità proveremo a non annegarci dentro… Guardaci, 5 uomini…Papà , io, Alessio, Simone e Gabriele…hai costruito prima la squadra di calcetto e ora ti sei portata via il pallone…e ci lasci soli ,in mezzo al campo, spaesati , condannandoci a cercare un senso nuovo a tutto! Non lo sappiamo se ci riusciremo mai, ma una cosa è certa: ti troveremo in ogni giorno che passerà, ti sentiremo forte nei silenzi, quando inciamperemo nei vuoti, ci immagineremo il tuo sorriso chiudendo gli occhi quando saremo certi che in quel momento avresti sorriso, sentiremo il tuo profumo ovunque qualcosa saprà di buono…tutto da domani sarà la nostra grande illusione tu non ci abbia mai abbandonato Ti abbiamo amato mà , più di quanto siamo riusciti a dirci. E ti ameremo sempre, dovesse sembrerà anche tutto inutile intorno. Fatti sentire mà, a presto.

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