“Almeno due gay nella Nazionale italiana”: chi sono? Fabrizio Marrazzo sgancia la bomba
di Emanuela Longo
Pubblicato il 2024-06-17
Tra i calciatori impegnati agli Europei 2024, due sono gay? La bomba di Marrazzo oggi a La Zanzara
La Nazionale italiana di Spalletti ha esordito la scorso domenica agli Europei 2024, ottenendo la prima vittoria contro l’Albania. In queste ore però si torna a parlare dell’Italia del calcio per alcune dichiarazioni avanzate da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale ai microfoni de La Zanzara, su Radio 24.
Almeno due calciatore gay nella Nazionale italiana? Parla Marrazzo
A detta di Marrazzo, “nella Nazionale italiana ci sono uno o due calciatori gay non dichiarati”. Ma chi sarebbero? Le sue parole hanno inevitabilmente scatenato molta curiosità anche tra i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Per Marrazzo, il mondo del calcio è ancora troppo maschilista e machista e decidere di venire allo scoperto non è semplice. Ecco le sue parole:
Per un calciatore è ancora difficile fare coming out, in Italia c’è solo Jankto. Dovrebbero fare dichiarazioni pubbliche, sarebbe importante in quell’ambiente.
Sebbene il coming out dovrebbe sempre essere una scelta libera e personale, l’ospite de La Zanzara ha voluto sottolineare quanto ciò possa comportare molti svantaggi nel mondo calcistico:
Dire che sei omosessuale porta solo svantaggi. Per esempio nella Nazionale italiana in Germania ci sono uno o due calciatori gay che non hanno ancora fatto coming out. In Italia – dice ancora il portavoce del Partito Gay – abbiamo solo Jankto dichiarato al Cagliari, che non è italiano, e nel passato Hitzlsperger che era alla Lazio e si dichiarò solo dopo essere andato via. Hanno entrambi detto che dirsi LGBT in quel mondo purtroppo porta svantaggi.
Ma tornando ai due gay nella Nazionale Azzurra, Marrazzo ha aggiunto:
Sicuramente ce n’è uno omosessuale, sull’altro stiamo facendo verifiche. Stiamo cercando di capire se le informazioni che abbiamo sono corrette. Loro non possono dirlo perché sennò la loro carriera sarebbe influenzata. Essere LGBT non significa essere Giovanna d’Arco, ma la carriera andrebbe in declino specie per il rapporto coi tifosi. L’unico calciatore in Italia, Jankto, è stato pure condannato dal ministro Abodi per aver fatto coming out.
Infine, sull’opportunità di fare coming out ha concluso:
Se si sentissero di fare coming out sarebbe meglio ma è una scelta privata.