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Alex Belli, Jacopo Castelli di Centovetrine, diventa regista di cortometraggi

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-04-17

I telespettatori e soprattutto le telespettatrici sono abituati a vederlo come il perfido Jacopa Castelli di Centovetrine. Ma Alex Belli non è solo un attore. E’ lui stesso a confessarlo in un’intervista al settimanale Grand Hotel in edicola questa settimana. La mia vera vita artistica, quella che io definisco la mia seconda vita, è ignorata …

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Alex Belli

I telespettatori e soprattutto le telespettatrici sono abituati a vederlo come il perfido Jacopa Castelli di Centovetrine. Ma Alex Belli non è solo un attore. E’ lui stesso a confessarlo in un’intervista al settimanale Grand Hotel in edicola questa settimana.

La mia vera vita artistica, quella che io definisco la mia seconda vita, è ignorata da molti. Sono, oltre che attore, anche un regista. Si tratta di una passione nata per caso, recitando nella soap, e che mi ha spinto a buttarmi, a lavorare dietro una macchina da presa.

Belli, appassionato di film d’azione, ha da poco finito di girare il suo primo lungometraggio, intitolato La fuga:

Quello di dirigere un film d’azione è un mio grande sogno. Ho la casa invasa da dvd di questo genere, e nel tempo libero mi diletto con il montaggio e tutto quel che riguarda la regia. Stare dietro la macchina da presa è una sensazione unica e molto eccitante. Tutto è nato in maniera casuale, qualche anno fa, quando ho ascoltato al telegiornale una notizia che mi ha colpito molto. Un uomo era rimasto ingiustamente in carcere per diciotto anni, accusato in maniera ingiusta di stupro e omicidio colposo. Una volta spenta la tv mi sono chiesto e non fosse il caso di raccontarla.

E così è nato La fuga:

Ho coinvolto un team di sceneggiatori e montatori e un direttore della fotografia, e ho raccontato la storia di un uomo che evade dal carcere, con tanto di finale a sorpresa.

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