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Alessandro Borghese e la moglie indagati per fatture false, lo chef: “Fregato da uno di famiglia”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-12-08

Alessandro Borghese e la moglie Wilma Oliverio risultano indagati per fatture false in una inchiesta della Procura di Milano. A svelarlo è Corriere della Sera che ha sentito il celebre chef e volto tv. Borghese è ancora incredulo ed è certo di essere stato “fregato da un parente, uno della mia famiglia”. Alessandro Borghese indagato …

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Alessandro Borghese e la moglie Wilma Oliverio risultano indagati per fatture false in una inchiesta della Procura di Milano. A svelarlo è Corriere della Sera che ha sentito il celebre chef e volto tv. Borghese è ancora incredulo ed è certo di essere stato “fregato da un parente, uno della mia famiglia”.

Alessandro Borghese indagato per false fatturazioni: cosa è successo

La notizia è arrivata proprio nel giorno in cui parte su Sky Uno Quattro Ristoranti che vede Alessandro Borghese protagonista. Intanto, al telefono con il Corriere ha spiegato il motivo che lo vede indagato e cosa c’entra il parente di cui parla:

L’ho conosciuto quando mi sono fidanzato con mia moglie nel 2009. Me l’ha presentato lei e lui ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società. Lavorava in un grande studio qui a Milano e con loro gestiva la mia contabilità. Poi, piano piano, siamo cresciuti e lui è venuto a lavorare con noi.

Era per lui una persona di cui si fidava ciecamente, tanto da trascorrere insieme molto tempo tra vacanze e feste comandate:

Mi fidavo di lui come di me stesso. E lui era rassicurante: “Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io”. A me andava bene: faccio il cuoco, non capisco nulla di conti. Infatti non lo controllavo. Non si controlla la propria famiglia. Non ti siedi a tavola pensando di avere tuo fratello e ti ritrovi Giuda.

Tuttavia, Borghese ha iniziato a notare alcune stranezze:

Ho iniziato a vedere che mancavano piccole cifre dal mio conto personale. Ma non potevo mai immaginare che fosse stato lui: prendeva uno stipendio di 5mila euro al mese. Certo, avevo visto che il suo tenore di vita era cresciuto. Per dire, noi andavamo in un albergo molto costoso in montagna. Lui e sua moglie venivano a quello accanto al nostro. E mi chiedevo: ma come cavolo fa? Poi, durante il lockdown con tempo a disposizione e sospetto crescente, ho capito che si stava fregando i miei soldi.

Nonostante questo non lo ha denunciato ma ha deciso di affrontarlo intimandolo a restituirgli tutto per circa 200 mila euro, soldi che ha terminato di ridargli alcune settimane fa dopo la vendita di un immobile. Da allora i rapporti si sono interrotti ma ora arrivano per Borghese i guai:

Un fulmine a ciel sereno. La Guardia di Finanza è venuta a casa nostra cercando documenti che non avevamo e che erano presso di lui o del socio del suo vecchio studio. Pare siano coinvolti in una brutta vicenda di false fatturazioni. Spero che le indagini puntino a capire se io ne sapessi qualcosa. Ma io ero completamente all’oscuro e lo dimostrerò. Ecco perché sono incaz**to: questa bastardata fatta alle spalle mie e di mia moglie, può distruggere una vita di onesto lavoro. Sono una brava persona. Devo solo tirare dritto e pensare a difendere me, mia moglie e le mie figlie, dimostrando che con queste fatture farlocche non c’entro nulla.

Un’esperienza che ha fatto comprendere ad Alessandro Borghese quanto sia difficile fidarsi del prossimo.

 

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