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Al via da stasera Matrix. Alessio Vinci: “voglio parlare alla pancia del telespettatore” e commenta il lavoro di Enrico Mentana

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-15

“Quest’anno voglio parlare alla pancia del telespettatore. Più cronaca e meno argomenti leggeri”. Questo è quanto si prefigge di fare Alessio Vinci nella nuova edizione di Matrix, che riapre i battenti questa sera su Canale 5 alle ore 23:30. Lo ha rivelato lo stesso conduttore nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni, …

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“Quest’anno voglio parlare alla pancia del telespettatore. Più cronaca e meno argomenti leggeri”.

Questo è quanto si prefigge di fare Alessio Vinci nella nuova edizione di Matrix, che riapre i battenti questa sera su Canale 5 alle ore 23:30. Lo ha rivelato lo stesso conduttore nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni, sulle cui pagine il presentatore ha parlato del suo programma, partendo dagli inizi, quando prese il posto di Enrico Mentana.

Era un bella sfida prendere il posto di Mentana e, a 40 anni, un’ottima offerta,

così commenta l’inizio della sua esperienza nella trasmissione di Canale 5.

E ovviamente nel corso dell’intervista non si poteva non parlare di Enrico Mentana, che sta ottenendo grandi successi negli ascolti con il suo Tg di La7.

Lui ha sempre avuto il pregio di essere uno che parla senza peli sulla lingua. Al Tg di La7 sta facendo bene.

Ad Enrico Mentana Alessio Vinci invidia:

Le battute, la memoria, la capacità di assemblare elementi e la rapidità nell’analisi,

però

Forse sugli esteri non è ferrato quanto me.

E’ vero quanto si dice in giro, ossia che Alessio Vinci ha con la redazione metodi più garbati rispetto a quelli del nuovo direttore del Tg di La7?

Li avevo. Oggi ho capito che ogni tanto una strigliatina bisogna darla, perchè al rispetto non subentri l’assuefazione, la poca voglia di lavorare. Striglio anche me stesso.

Infine svela quale puntata gli piacerebbe fare a Matrix.

Un faccia a faccia Berlusconi-Di Pietro. Un confronto impossibile dall’esito non scontato. Il fatto che non avvenga è un fatto triste per il giornalismo. Chi ci riuscisse meriterebbe il più alto premio di categoria.

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