Ballarò
Ballarò, puntata del 19 marzo: Maurizio Crozza su Papa Francesco: “Completamente innamorato di lui” – VIDEO
Emanuela Longo 20/03/2013
Anche ieri sera è andata in onda una nuova puntata all’insegna del talk show politico di RaiTre condotto da Giovanni Floris, Ballarò, che ha visto come di consueto in apertura la nuova copertina satirica realizzata dal comico genovese Maurizio Crozza sui principali fatti della settimana. Il suo monologo è iniziato con un pensiero al nuovo […]

Anche ieri sera è andata in onda una nuova puntata all’insegna del talk show politico di RaiTre condotto da Giovanni Floris, Ballarò, che ha visto come di consueto in apertura la nuova copertina satirica realizzata dal comico genovese Maurizio Crozza sui principali fatti della settimana. Il suo monologo è iniziato con un pensiero al nuovo Pontefice, Papa Francesco: “Quanto mi piace questo Papa, Giova. Io ti giuro che sono completamente innamorato. E’ troppo simpatico, è imprevedibile, non sai mai cosa farà”, ricordando quanto accaduto ieri, prima della Messa di Inaugurazione del suo Pontificato.
“Io non so se questo Papa metterà in crisi le lobby dentro la Chiesa, senz’altro la sua scorta si!”, ha ironizzato ancora Crozza, prima di sottolineare come questo Pontefice abbia annullato il muro tra le istituzioni e la folla, immergendosi totalmente in essa. “Papa Francesco ha una parola buona per tutti. Poco fa ha chiamato anche Pagnoncelli… ha chiamato anche me”, ha ironizzato, suggerendogli qualche battuta in occasione del suo nuovo monologo. “Questo Papa è carico di umanità, sprizza amore da ogni poro. Oggi ha detto di non aver paura della tenerezza e la Russa ha commentato ‘Bravo Papa, io non ho paura di niente e alla tenerezza ci faccio un mazzo così!'”.
L’attenzione si è quindi spostata sulla presenza dei Capi di Stato in occasione della celebrazione di ieri; anche loro si sono voluti adeguare al motto di povertà seguito da Papa Francesco: “La Merkel indossava le infradito, Alberto di Monaco è venuto con le buste della spesa dell’Esselunga…”. Tra i potenti c’era anche Monti, un po’ defilato dal resto in realtà.
In conclusione di copertina, immancabile l’imitazione di Bersani: “A Camera e Senato ho proposto due che manco ce li avevo sulla rubrica del cellulare e abbiam vinto. L’ho scoperto dopo che Grasso non era il critico televisivo“.