Festival di Sanremo
Costi del Festival di Sanremo 2013. Il cachet di Luciana Littizzetto: 300 mila euro?
Emanuela Longo 01/02/2013
Ancora pochi giorni e finalmente approderà sulla prima rete Rai la 63esima edizione del Festival di Sanremo, la più importante manifestazione canora del nostro Paese, condotta quest’anno da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto dal 12 al 16 febbraio 2013. Tante le indiscrezioni in merito a pronostici, ospiti (con qualche certezza) e, soprattutto, costi della kermesse. […]

Ancora pochi giorni e finalmente approderà sulla prima rete Rai la 63esima edizione del Festival di Sanremo, la più importante manifestazione canora del nostro Paese, condotta quest’anno da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto dal 12 al 16 febbraio 2013. Tante le indiscrezioni in merito a pronostici, ospiti (con qualche certezza) e, soprattutto, costi della kermesse. In merito a quest’ultimo aspetto, ci ha pensato l’Ansa a riportare un po’ di informazioni in merito, confermando quanto già detto dai due conduttori nel corso di diverse interviste, ovvero che sarà indubbiamente un Festival all’insegna del risparmio.
La crisi, dunque, sembra aver messo piede anche sul palco dell’Ariston, tanto che la Rai avrebbe deciso di andare al risparmio, con costi che oscilleranno tra gli 11 ed i 12 milioni di euro (al netto della convenzione tra la Rai e il Comune di Sanremo, che vale 7 milioni l’anno), ovvero un milione in meno rispetto agli ultimi due anni, con un taglio pari al 10% circa. Compresa la convenzione, dunque, i costi complessivi oscilleranno tra i 18 ed i 19 milioni. Relativamente ai cachet, ancora vige il massimo riserbo, nonostante non manchino in merito i rumors dell’ultima ora.
La crisi però, c’è e si sente, tanto che cifre come gli 800 mila euro andati lo scorso anno a Gianni Morandi o i 700 mila ad Adriano Celentano (e che decise di devolverli in beneficienza), appaiono solo un ricordo lontano. Quest’anno, si aggirerebbe attorno ai 300 mila euro il compenso a Luciana Littizzetto, nonostante siano solo voci di corridoio.
Intanto la Sipra, concessionaria pubblicitaria della Rai, punta ad un obiettivo importante, ovvero al pareggio dei ricavi pubblicitari, puntando al rialzo, in base ai dati auditel della passata edizione.
Dando uno sguardo ai listini, per il primo break (intorno alle 21.15), 30 secondi sono stati offerti a 200 mila euro nella prima serata e in quella finale (10 mila euro in più rispetto ai 190 mila euro dell’anno scorso), a 150 mila euro nella seconda e nella terza serata (prezzo identico al 2012) e 170 mila nella quarta (20 mila euro in più).
“Il valore al secondo – spiega Siliato, commentando le elaborazioni dello studio Frasi sui listini Sipra – è di 6.667 euro quest’anno, rispetto ai 6.333 euro del 2012, 300 euro al secondo in più”. Per il secondo break (alle 22.25), continua Siliato, “lo spazio da listino è rimasto a 200 mila euro per la prima serata e per la finale; il terzo, intorno alle 23, è a 170 mila euro per la prima serata, contro i 155 mila dell’anno scorso, ed è rimasto a 190 mila euro per la serata finale. Il quarto break, alle 23.40, è identico, 100 mila euro per la prima serata e 160 mila per la finale. Uguale anche il quinto: 50 mila euro per la prima serata, 90 mila per la finale”.
Niente telepromozioni da 120 secondi, ma spot da 60 secondi: “Cinque passaggi vengono venduti a 2 milioni 310 mila euro. Rispetto alle telepromozioni 2012, il costo al secondo è un po’ più basso: scende da 8.900 a 7.700 euro”. Spazio anche a ‘minispot’ da 4 secondi per l’apertura dell’anteprima delle serate: l’offerta è a 210 mila euro per 20 passaggi. Chi compra tutta la sponsorizzazione (gli spot da 60 secondi, quelli da 4 secondi, promo da 5 secondi nell’access prime time, cartellonistica e web) “deve sborsare 3,6 milioni”.
Infine, ha concluso Siliato: “In periodo di crisi Sanremo vale ancora di più. Con la moltiplicazione dei canali e la segmentazione dei pubblici trovare un programma in grado di produrre audience nell’ordine di 10 milioni di spettatori, fatta eccezione per lo sport o per eventi eccezionali, è sempre più difficile”.